Reggio Emilia, 28 gennaio 2012
L’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia ci invitò a contattare la Faro Assicurazioni per il caso di malasanità che coinvolse il Sig. Gianni Spallanzani, non ottenemmo dalla Faro nessuna risposta abbiamo scritto nuovamente al Santa Maria Nuova ed alla nuova assicurazione sanitaria AM TRUST e mai più nessuno nei mesi ci ha dato cenno di risposta.
Ancora una volta registriamo un atteggiamento incomprensibile di entrambe le aziende sanitarie reggiane che riguardo al caso del Sig. Gianni Spallanzani non hanno contribuito minimamente ad una soluzione risarcitoria del grave danno subito.
Avv. Giuseppe Pagliani
Avv. Valentina Fornari
Racc. a/r Spett.le
Direzione
Azienda Ospedaliera
Arcispedale Santa Maria Nuova Viale Risorgimento, 80
42123 Reggio Emilia
Oggetto: Spallanzani Gianni – ricovero del 12/09/2009
Scriviamo la presente in nome e nell’interesse del sig. Spallanzani Gianni, C. F. SPLGNN54P07B885S, nato a Casale Monferrato (AL) il 07/09/1954 e residente in Scandiano (RE), Via Grumi 15 giusta procura conferita allo scrivente Studio Legale.
Il nostro assistito lamenta una condotta grave ad opera dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia solidalmente con l’equipe medica del reparto di Chirurgia Generale I, a seguito del ricovero avvenuto in data 12/09/2009.
Come a Voi noto, il sig. Gianni Spallanzani, si recava in data 05/09/2009 all’Ospedale C. Magati di Scandiano con forte dolore addominale ed ivi veniva ricoverato per effettuare accertamenti.
Successivamente nelle situazioni di tempo e di luogo suindicate, veniva trasferito all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia in particolare nel Reparto di Chirurgia Generale I con diagnosi di “occlusione digiuno-ileale di n.d.d., resistente alla terapia conservativa”.
In data 13/09/2009 il sig. Spallanzani veniva sottoposto a laparotomia esplorativa e appendicectomia.
In data 14/09/2009 la situazione clinica del sig. Spallanzani peggiorava in maniera evidente presentando: sovrabbondante sudorazione, perdita di conoscenza, forti tremori.
Successivamente alla visita di routine, effettuata alle ore 19.00, nonostante le condizioni di salute del sig. Spallanzani continuassero a peggiorare in maniera evidente, durante la notte tra il 14/09/2009 ed il 15/09/2009 nessun medico provvedeva a visitarlo.
A nulla sono valse le insistenti richieste dei familiari.
Alle ore 12.00 della mattina successiva il sig. Spallanzani veniva operato d’urgenza per shock settico, diffusa peritonite ed infarto intestinale.
In seguito all’intervento demolitivo il cliente subiva l’asportazione della quasi totalità dell’intestino.
La diagnosi tardiva di infarto intestinale veniva fatta solo la mattina del 15/09/2009 non per le difficoltà della patologia, ma per tardiva visita al paziente al quale, nonostante i sintomi palesi, per molte ore non veniva data adeguata assistenza sanitaria.
Da quanto sopra esposto, discende che, dall’intempestivo trattamento chirurgico attuato tardivamente, siano derivate tutte le successive complicanze che, oltre ad influire fortemente sulla salute del sig. Spallanzani, lo hanno sottoposto al rischio di perdere la vita.
Con la presente siamo a richiedere il risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi dal nostro assistito e conseguenti ai fatti di cui sopra, a Voi pienamente addebitabili.
Vi invitiamo, pertanto, a compiere i necessari accertamenti, nonché a comunicarci il nominativo dell’eventuale Istituto assicurativo, al fine di procedere all’integrale ristoro di tutti danni sopra indicati e denunciati, di cui ci riserviamo l’esatta quantificazione.
In difetto di un positivo riscontro, entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento della presente, adiremo l’autorità giudiziaria competente in sede civile, al fine di tutelare i legittimi diritti del sig. Spallanzani.
Distinti saluti.
Avv. Giuseppe Pagliani Avv. Valentina Fornari Avv. Gianluca Dallari