ASCOMFARMA PORTA AL TAR LA PROVINCIA DI REGGIO CHE NON RISPETTA LE NUOVE NORME DEL GOVERNO MONTI SULLA LIBERALIZZAZIONE DELLE FARMACIE E SI E' PRESTATA IN CONSIGLIO A VOTARE INUTILMENTE UNA NUOVA PIANTA ORGANICA
Ci complimentiamo con ASCOMFARMA e con i farmacisti reggiani che hanno promosso il ricorso al TAR contro la decisione della provincia di Reggio Emilia di votare inutilmente la nuova pianta organica provinciale delle farmacie.
il TAR esaminerà la richiesta di sospensiva nella seduta del 20 corrente mese.
Il Popolo della libertà in consiglio provinciale mio tramite ha denunciato la grave decisione presa dalla Presidente Masini che come sempre con arroganza inaudita percorre i propri binari politici e fa deragliare la fragile giunta provinciale.
Noi insieme ad Ascomfarma proseguiremo la battaglia contro il provvedimento che riteniamo illegittimo intrapreso dalla provincia sino al consiglio di Stato se sarà necessario
GIUSEPPE PAGLIANI Capogruppo Pdl in Provincia
Reggio Emilia, 16 giugno 2012
GRUPPO CONSILIARE POPOLO DELLA LIBERTA’
OGGETTO: INCREDIBILE LA PROVINCIA ILLEGITTIMAMENTE NON RISPETTA LE NUOVE NORME DEL GOVERNO MONTI SULLA LIBERALIZZAZIONE DELLE FARMACIE E SI APPRESTA A VOTARE INUTILMENTE UNA NUOVA PIANTA ORGANICA
Nuovamente la Provincia di Reggio Emilia, con un’inutile ed illegittima forzatura ha tentato di indirizzare le nuove aperture di farmacie favorendo esclusivamente i Comuni. L’amministrazione pubblica a Reggio dovrebbe concentrarsi sui gravi problemi di bilancio di FCR (ultima residua azienda completamente pubblica operante nel settore della distribuzione dei farmaci) . C’è anche la volontà precisa di far acquisire ad essa ulteriori farmacie che le nuove norme emanate dal governo Monti attribuiscono alla gestione privata.
Come noto dal 25.03.2012 è entrata in vigore una nuova legge (art. 11 legge 27/2012) emanata dal Governo Monti che ha rivisto interamente i criteri in forza dei quali possono essere aperte nuove farmacie nei territori comunali; in particolare passando da un quorum di 4.000 abitanti ad uno di 3.300, nel solo comune di Reggio Emilia verrebbero a crearsi 52 farmacie (di cui 16 di nuova istituzione).
Ancor più rilevante è il fatto che le nuove norme (già in vigore) hanno abrogato espressamente la possibilità di prelazione ai comuni per l’acquisizione dell’apertura di queste nuove farmacie. Dunque si è creato un sistema volto a favorire l’imprenditoria privata a cui, però, la Provincia di Reggio Emilia intende “tarpare” le ali con un provvedimento del tutto illegittimo.
Il nuovo sistema ha di fatto abolito le cosiddette “piante organiche” che, in precedenza, erano di competenza della Provincia stessa. La stessa lettera del Ministero della Salute del 21.03.2012 chiarisce in modo esplicito come la modifica al precedente sistema “è inequivocabilmente diretta ad eliminare la pianta organica delle farmacie e le procedure ad essa correlate”.
Dunque è inutile, illegittimo e contrario alla nuova normativa il provvedimento di approvazione della pianta organica per le farmacie per il biennio 2007-2008 che la Provincia ha votato in consiglio provinciale.
Ancor più grave il fatto che la Provincia non si renda conto che anche in caso di approvazione di tale pianta organica, la stessa non sarebbe applicabile e non esisterebbe più alcuna prelazione comunale come la stessa lettera del Ministero della Salute ha stabilito.
Giuseppe Pagliani –Capogruppo