Fabio Filippini PdlPaolo Meglioli PdDi curioso c’è solo l’intervento di Meglioli, segretario del PD a Scandiano, che a quanto pare, nel tentativo goffo di smontare il mio intervento a difesa della manovra del governo Berlusconi, per la parte che attiene agli enti locali, non entra nel dettaglio del decreto stesso, ma si limita a citare le proteste che province e comuni metteranno in atto nei prossimi giorni.
La manovra potrà certo essere migliorata in parlamento, ma sicuramente si fonda su un principio fondamentale per quanto attiene agli enti locali: coloro che rientreranno nella prima classe di virtuosità non subiranno i tagli previsti dall’attuale finanziaria e da quella dell’anno passato, così come previsto dall’art 20 comma 3 del DL 98/2011 (se lo legga Meglioli).
Evidentemente Meglioli è troppo impegnato a leggersi le rassegne stampa locali allineandosi ai diktat che arrivano dall’alto del suo partito, invece che approfondire le norme come fa il sottoscritto. La verità è anche un’altra: benché siano stati accolti i suggerimenti degli enti locali (tra cui Scandiano) in merito alla necessità di non tagliare orizzontalmente ma per classi di merito, ora evidentemente i nodi vengono al pettine. Molti di questi enti locali amministrati dalla sinistra non rientreranno nella prima classe di virtuosità e a Meglioli & Co non rimane che l’arma della protesta perché quella del buon governo se la sono ormai giocata.