Esiste la possibilità di poter sfruttare, senza grossi sforzi economici, gli scarti di “oli vegetali” come alternativa “ecosostenibile” dei carburanti. Noi cittadini, tutti i giorni, sprechiamo tonnellate di “olio esausto” scaricandolo nella rete fognaria o peggio ancora, nei terreni a cielo aperto.
Questo gesto comporta, un inquinamento radicale delle radici ed un rovinoso imbrattamento delle falde acquifere, che se non controllate da depuratori specifici, possono arrecare un serio danno per il bene della comunità.
Per assurdità, il riciclo di questo liquido di scarto, avviene già in alcune sedi specifiche (vedi isole ecologiche) ma il loro smaltimento non viene effettuato in maniera idonea.
In più, non si sfrutta l'incredibile potenziale di questa materia preziosissima, che se sfruttata a dovere può portare benefici incalcolabili per il “bene pubblico”.
Nel dettaglio si possono ottenere:
•BioDiesel - per motori normalmente funzionanti a “gasolio” (Auto,tir, autobus e trasporti pubblici, generatori di corrente ad alta tensione ecc ecc)
•Glicerina - la base per la produzione di saponi cosmetici
•Lubrificante ecosostenibile per motori e meccanismi industriali.
Al momento esiste una normativa che obbliga solo i servizi commerciali, a raccogliere l'olio esausto. Se la cosa si estendesse al comune cittadino, si potrebbe toccare la distribuzione alimentare e la più gettonata ristorazione privata, che darebbe un forte contributo a questo nuovo e sperimentale progetto.
I punti di raccolta, potrebbero essere destinati in aree attrezzate in zona industriale, o con specifiche “cisterne” dislocate in prossimità dei centri commerciali più gettonati (conad - coop). Con una forte sensibilizzazione pubblica a questo tipo di “ecoalternativa”, puntualizzando che la domanda non superi l'offerta del servizio, si arriverebbe anche all'acquisto diretto del carburante BIO in appositi distributori attrezzati. Con costi “ragionevoli” ad impatto inquinante notevolmente inferiore, senza dover per forza sostituire i propri vecchi veicoli diesel, con nuove e molto meno performanti vetture a Metano/GPL. Si attuerebbe una campagnia informativa verso la popolazione, con istruzioni dettagliate su come e “quale” olio raccogliere, filtrandolo in recipienti di plastica, facoltativamente forniti dalle stesse aree di raccolta. Si svuota il contenuto, e si ritorna comodamente a casa, con un recipiente pulito e pronto per il riutilizzo. L'idea di incentivare il pubblico, a raccogliete “X” Kg l'anno per ottenere sgravi fiscali sui rifiuti o buoni acquisto per la spesa. Il calcolo avverrebbe al momento dello scarico del liquido, o in alternativa con apposite “automazioni contalitri”. Per arrivare al BIOdiesel, si dovrà effettuare tramite area attrezzata una catalizzazione specifica, per rendere il liquido “compatibile e sicuro” con qualsiasi motore a gasolio, evitando così anche i più piccoli problemi tecnici di funzionamento.
Il risultato paradossalmente, porterebbe beneficio in casa di tutti, sia economici che finanziari, mostrando rispetto verso l'ambiente che ci circonda.
BRAGLIA MATTEO
Giovani per Scandiano