Finalmente grazie al PDL si intitolano vie alle vittime del comunismo.
Con immensa soddisfazione vediamo accolte due proposte del Popolo della libertà di Scandiano relative all’intitolazione delle vie a Rolando Rivi ed a Aleksandr Solgenitsin entrambi in modo diverso vittime dell’odio e dell’ideologia comunista.
Per l’intitolazione della Via a Rolando Rivi il merito va a due eccezionali sacerdoti Padre Colusso deceduto più di un anno fa, che si impegnò più di chiunque altro per far avviare il processo di beatificazione di Rolando e a Don Alberto Camellini che era parroco di San Valentino ed è testimone del ritrovamento del cadavere di Rolando, fu Don Alberto a riconoscere la salma con il padre del piccolo seminarista nei boschi di Monchio nel modenese.
Rolando Rivi a soli quindici anni fu prelevato e assassinato dai partigiani comunisti che lo accompagnarono in montagna e lo freddarono senza un motivo plausibile se non per l’odio che riversavano nei confronti di preti e seminaristi.
Molto importante è anche il voto unanime del consiglio a favore del nostro ordine del giorno che ricorda la figura del premio Nobel per la letteratura Alexandr Solgenytsin che è morto ad agosto di quest’anno all’età di ottantanove anni e che fu internato per ben 8 anni nei Gulag russi, a lui si deve con la redazione del saggio “Arcipelago Gulag” la conoscenza al mondo degli atroci crimini inferti sulla popolazione da Stalin. La sinistra locale per anni credette alla follia del benessere diffuso in Russia scoprendo solo dopo le atrocità del comunismo reale che imperò oltre cortina per quasi cinquant’anni.
Giuseppe Pagliani
Alessandro Nironi
Fabio Filippini