Ciao Marco, perchè hai lasciato Futuro e Libertà?
Perchè oltre non piacermi la linea adottata dai vertici nazionali, non mi ritrovavo più nel gruppo reggiano, ci sono stati diverbi con esponenti che aspiravano solo esclusivamente a cariche e per me questo modo di fare politica è inacettabile.
Io ho dato un ultimatum mesi fà dicendo o io o loro, non avendo avuto risposte concrete ma solo ambiguità, ho preso la mia decisione.
Puoi fare dei nomi a riguardo?
No, non mi piace fare nomi ma posso dire che il nuovo coordinatore è una brava persona e che fa politica per passione, a Stefano Saccaggi faccio i migliori auguri di buon lavoro.
Cosa non ti piaceva a livello nazionale?
Ormai non sopportavo più il modo ambiguo e ipocrita di Gianfranco Fini di "usare" il partito.
Ha delegato personaggi che non mi piacciono a rappresentare tutti noi, da Bocchino per il Fli a Casini per il terzo polo, se fosse davvero un leader ci guiderebbe in prima persona, invece stà attaccato alla poltrona di Presidente della camera.
Solo poche settimane fà Fini lanciò un sfida a Berlusconi, chiedendo un passo indietro per entrambi, Berlusconi l'ha fatto e Fini?
Dal primo congresso di Milano in poi Fini ha sbagliato tutto e credo che ormai lui come uomo politico sia finito, l'ennesima occasione gli era stata data e lui l'ha bruciata...
La tua chiusura al Fli aprirà una porta nuova? In qualche altro partito?
No, per ora considero chiusa la mia permanenza in partiti politici, ma non vuol dire chiusa la mia attività politica, anzi.
A me piace fare politica per la mia comunità ed è sbagliato pensare che solo i partiti possano svolgere queste attività.
I partiti di oggi hannno tradito il loro compito e finchè le cose non cambieranno io mi chiamo fuori da quel mondo.
Spero che un domani le cose cambino e che maturino per dare vita ad un grande centrodestra, moderno laico e che guardi al futuro con ambizione, quando i partiti potranno di nuovo rappresentarmi non mi sottrarrò dal metterci la faccia ma fino ad allora io me ne stò fuori.
Cosa vorresti per Scandiano e per il centrodestra locale?
Fin dalla rottura col Pdl io ero rattristato dal dividermi da fratelli di battaglia e amici con cui avevo condiviso tanto, ma allora non era possibile fare altrimenti.
Da Giuseppe Pagliani a Scandiano ai ragazzi della Giovane Italia di Reggio io mi riconoscevo in loro e nelle loro battaglie anche dopo la rottura, perchè il mio era un dissenso contro il dominio di Berlusconi nel centrodestra Italiano non nelle idee che mi univano ai membri del Pdl anche perchè su quasi tutto la pensiamo esattamente uguale.
Io spero visto anche le recenti rotture nel Pdl scandianese, che hanno dato vista al gruppo Pdl/La Destra che a Scandiano ci sia bisogno di un progetto politico, fatto di idee e persone non di partiti, un gruppo alternativo alla sinistra fatto di giovani pronti a conquistare il comune con progetti e proposte innovative e libere dai poteri forti che atrofizzano il nostro territorio.
Spero insomma in un centrodestra che parli di Scandiano e delle sue problematiche e che abbia a cuore solo gli Scandianesi e non le bufere della politica Romana ormai indifendibile.