In questi mesi si parla della creazione di un nuovo reato, il femminicidio, e il nuovo governo dichiara di volersi adoperare per la creazione di una “task force” per contrastare la violenza sulle donne, che occupa purtroppo troppi spazi in cronaca.
Anche, ma non solo, in questa ottica, stordisce la notizia che l’omicida reo confesso della sua compagna Tiziana Olivieri, dopo solo un anno di carcere , abbia potuto lasciare le patrie galere.
Ivan Forte l’aveva uccisa a Fontana di Rubiera, nella loro casa, dove era presente anche il loro figlioletto, ed aveva messo in scena un falso incendio per tentare di farla franca. Espediente che non aveva però tratto in inganno i Carabinieri locali, che velocemente scoprivano l’inganno.
Il fatto aveva profondamente turbato tutta la comunità rubierese, e non solo, non certo avvezza a fatti di sangue sul proprio territorio.
Sapere quindi di nuovo fuori dalla galera il responsabile di quel fatto rinnova il dolore e la preoccupazione nella cittadinanza, oltre che , come è ovvio, ferisce di nuovo profondamente i famigliari della vittima.
A poco giova il sapere che il Forte non potrà muoversi dal suo comune nativo, Castrovillari, in Calabria, in quanto quello che scuote è la sensazione di impunità ed insicurezza che queste notizie non fanno altro che aumentare.
Impunità, perché se si pensa che se non sta dietro le sbarre un omicida reo-confesso, figuriamoci “semplici” ladri e truffatori; insicurezza perché ci si sente sempre più indifesi contro chi commette reati ,anche minori come rapine e furti in casa, purtroppo sempre più frequenti.
Confidiamo che anche di fronte alle conosciute difficoltà del Tribunale di Reggio Emilia, si possa in qualche modo porre rimedio ad un evento sconcertante.
Stefano Ruozzi
Capogruppo Consiglio Comunale di Rubiera (RE) Lega Nord
I° Membro Supplente Collegio Nazionale dei Probiviri Emilia