Stefano Ruozzi (capogruppo Lega Nord RubieraChi di schiaffo ferisce di schiaffo perisce.
Se il Sindaco Baccarani ha inteso tenere sotto schiaffo l’opposizione cercando di approvare a tappe forzate il nuovo assurdo piano del commercio in un periodo di ferie, nella speranza che molti di noi fossero a godersele senza curarsi di quanto accadeva a Rubiera, innanzitutto deve fare i conti con chi, come il sottoscritto, le ferie le ha rimandate proprio per non mancare al Consiglio comunale di domani, e poi, soprattutto, con le associazioni del commercio che in modo unitario le hanno tirato uno schiaffo, metaforicamente parlando, che non ha precedenti a Rubiera.
Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato hanno difatti sottoscritto un documento “a quattro mani” in cui esprimono la loro contrarietà al piano voluto dal Sindaco.
Peraltro molte delle argomentazioni sono assolutamente in linea con quelle espresse da noi alcuni giorni fa, sono corredate da dati statistici inconfutabili e che tra l’altro sottolineano l’incoerenza della presenza di un piano del commercio in assenza della elaborazione del Piano strutturale comunale, la mancanza di attenzione allo sviluppo dei negozi di vicinato e aggiungono una ulteriore valutazione a nostro avviso molto importante: la già eccessiva presenza di strutture di medie dimensioni a Rubiera, tipo la Coop per intenderci, che quindi non necessita di ulteriori aumenti e che il Comune invece vuole più che raddoppiare.
Dobbiamo dire che non ci sorprendono le conclusioni delle associazioni di categoria: ci ha semmai molto sorpreso averne avuta conoscenza solo oggi quando invece l’importante documento è arrivato in Comune il 27 luglio ed il 29 noi abbiamo avuto la assemblea dei capigruppo, proprio con quel tema all’ordine del giorno, senza che il Sindaco ci informasse che fosse presente.
Abbiamo quindi discusso su un tema senza avere tutti i documenti a disposizione e chiederemo conto al Sindaco della ragione di questa mancanza in Consiglio.
In ogni modo abbiamo avuto l’ennesima conferma che a Rubiera la democrazia è ad intermittenza, se addirittura ai leader dei partiti non è concesso conoscere appieno i documenti su cui si sta discutendo in una assemblea convocata anche per quello.
Chiederemo quindi domani sera il ritiro della proposta del piano del commercio, anche perché se essa trova avversi tutti i rappresentanti di categoria, il persistere da parte della maggioranza farebbe sorgere più di un dubbio sulle sue reali motivazioni.
E darebbe , a questo punto, quasi per certa la vittoria per chiunque vi si opponesse di fronte al Tar.